
Il Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD) è una patologia che può svilupparsi in persone che hanno subìto o hanno assistito ad un evento traumatico, catastrofico o violento, pericoloso per la propria o altrui vita, oppure che sono venute a conoscenza di un’esperienza traumatica accaduta ad altre persone.
Si parla di PTSD quando il quadro psicopatologico si prolunga per oltre un mese dall’esposizione al trauma ed interferisce in modo significativo con la vita sociale e lavorativa della persona.
Il disturbo è caratterizzato dal rivivere ripetutamente il momento del trauma, ad esempio sotto forma di flashback, spesso accompagnati da intensa paura, tachicardia, sudorazione, oppure con incubi il cui contenuto riguarda persone, luoghi o situazioni dell’evento traumatico.
Per cercare di non rivivere il trauma, la vittima può cominciare ad evitare situazioni esterne (attività, persone) che le ricordino o che siano in qualche modo associate all’evento traumatico.
L’evitamento può riguardare anche l’esperienza interna: ci può essere un tentativo di rimuovere tutto ciò che può richiamare alla mente l’evento traumatico, ad esempio facendo uso di alcool e droghe, adottando comportamenti compulsivi e a rischio, giocando d’azzardo o procurandosi dolore fisico mediante atti di autolesionismo.
Ci possono essere, inoltre, fenomeni di iperattivazione (iper arousal), caratterizzati da ipersensibilità ai segnali di pericolo, costante stato di allerta che portano ad uno stato di ipervigilanza e tensione.